Paul McCartney al prezzo di una sterlina. Sembra un’assurdità eppure, per prendere parte alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, la stella dei Beatles ha percepito esattamente quella cifra.
L’ex Beatles McCartney ha portato sul palco londinese il suo più grande successo, “Hey Jude”, riscuotendo, come da aspettativa, immediato successo. Così come Paul, anche Dizzie Rascal, Emeli Sande, Mike Oldfield e gli Arctic Monkeys hanno ricevuto la stessa cifra simbolica per partecipare al concerto. Gli artisti si erano offerti di partecipare gratuitamente all’evento, ma il modesto obolo era necessario per rendere valido il contratto di ingaggio.
Intanto dai Blur, che parteciperanno invece alla cerimonia di chiusura dell’evento sportivo, arriva una provocazione. Damon Albarn ha infatti detto: “Sono del tutto contrario all’aspetto capitalista di questa faccenda. Non suoneremo al concerto per compiacere le Olimpiadi delle multinazionali: lo faremo per le persone che verranno ad ascoltarci.
Oggi come oggi, è come se fossimo affogati in un grande mercato: è deprimente”; si tratta di una dichiarazione provocatoria ma che intanto fa ben sperare per il futuro del gruppo.