L’evento cinematografico ormai è arrivato. Ieri, 13 dicembre, tutta l’Italia ha visto proiettata la pellicola de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, per conoscere un po’ meglio Bilbo Baggins e le sue avventure nelle Terre Selvagge.
Il film di Peter Jackson vedrà tornare sullo schermo diversi attori già conosciuti e amati nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Tra questi spicca sicuramente Ian McKellen che riprende il suo ruolo di Gandalf, protagonista ancora una volta della storia. Con lui tornano Andy Serkis nei panni di Gollum, Cate Blanchett come Galadriel e Hugo Weaving come Elrond, oltre a Christopher Lee che ritorna ad essere Saruman il Bianco.
La storia è quella di un giovane Bilbo Baggins, interpretato da Martin Freeman, che viene coinvolto, suo malgrado, in un’avventura straordinaria alla riconquista di un tesoro. Sono i nani di Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) a reclutarlo come Scassinatore per arrivare fino alla Montagna Solitaria e beffare il drago, Smaug il Terribile.
Numerosi e necessari i legami che questo film ha con la trilogia dell’Anello, a partire dai già citati attori, passando per le locations, fino ad arrivare alla colonna sonora, ancora una volta affidata alle sapienti mani di Howard Shore. Per chi ricorda anche solo vagamente il lavoro che Shore fece per Il Signore degli Anelli, la visione, o meglio l’ascolto de Lo Hobbit sarà senza dubbio un tuffo nel passato.
Tutti i temi fondamentali della trilogia sono
Ma come per la precedente trilogia Shore realizzò un tema indimenticabile che accompagnava la Compagnia dell’Anello attraverso la montagne, nei saloni di Nanosterra a Moria e sul ponte di Khazad Dum (la famosa scena della Compagnia dell’Anello in cui Gandalf fronteggia il Balrog intimandogli: “Tu non puoi passare!”), così anche per questa compagnia, di lignaggio inferiore, forse, ma sicuramente più allegra e alla mano, il buon Howard ha messo mano alle sue note migliori, realizzando un tema poderoso ed epico, che accompagna la scalata, la battaglia e tutti i momenti di grande coesione trai nani e Bilbo, durante la prima parte del loro viaggio.
Canzone finale, Misty Mountain, è una delicata e triste ballata cantata dai nani a Casa Baggins, che ci accompagna poi nel finale sui titoli di coda.