Arriva al cinema Paranorman 3D e gli zombie non sembreranno mai più gli stessi. Norman è un ragazzino problematico, molto sensibile e triste per la recente scomparsa dell’amata nonna.
Fa fatica a parlare con i genitori, soprattutto con il padre, per non parlare poi della sorella maggiore, perfetta teenager in crisi, super superficiale e tendente al nonnismo con il fratello minore. Come se non bastasse Norman combatte tutti i giorni a scuola contro i bulli che si divertono a pestarlo.
Quello che però le persone non sanno è che Norman ha un dono, con il quale, volente o nolente, convive da molto tempo: vede i fantasmi, la gente morta … che lo saluta in strada e gli da il buongiorno! Quando la sua piccola città verrà invasa dagli zombie tutti gli abitanti capiranno che la persona giusta per loro è Norman, il solo in grado di avere a che fare con quel tipo di “esseri” strani e pericolosi.
In un continuo omaggio all’horror degli anni ’30, Paranorman è la conferma della bravura dei tecnici Laika, che dopo lo straordinario Coraline e la Porta Magica tornano al cinema con un’altra avventura sospesa tra infanzia e orrore. Il film si fregia della colonna sonora di Jos Brion, che dopo aver realizzato le bellissime colonne sonore di Se mi la sci ti cancello e Magnolia, si dedica ora al cinema d’animazione, in cui, si sa, la colonna sonora assume ancora maggiore importanza.
A cominciare il nostro tour tra le note di
Subito dopo però c’è “Norman at the Piano/Main Title”, la traccia principale che ci immette nel mondo di Norman, con toni un po’ malinconici che ci aiutano a capire quanto la condizione di questo bambino, una sorta di Cole (bambino protagonista del Sesto Senso) animato, possa essere dura da sopportare in un mondo dove tutti non vedono al di là del proprio naso.
Molto importante anche “Enter Neil/Mr P/Ghost Walk/Ghost Dog”, che introduce nella storia I fantasmi veri e propri, che si affiancano a Norman quotidianamente. La traccia è un misto tra note divertenti e inquietanti, diventando così il simbolo privilegiato di un film che si muove con ambiguità su questi due binari.
A questi due filoni tematici si associa un terzo nodo narrativo, costituito dal percorso umano di Norman, quello di un bambino che si sente strambo e che ad un certo punto della sua vita prende effettiva coscienza di sé. A questo nodo si ascrive “Resolution”, una traccia evocativa e risolutiva, appunto, in cui le note riprendono il main theme e si accavallano a note che potremmo definire più adulte, quasi a simulare la maggiore consapevolezza di sé di questo bambino che dopo la tempesta è maturato ed è divenuto più sicuro di sé, accettandosi definitivamente e sentendosi accettato.
Ecco la track list:
1. Zombie Attack in the Eighties
2. Norman at the Piano/Main Title
3. Norman’s Walk
4. Alvin Attacks
5. Enter Neil/Mr P/Ghost Walk/Ghost Dog
6. Goodbye Mr P/Historic Drama/Grounded/Heavy Visitation
7. Alvin Again/Scary Bedroom
8. Norman Tries to Keep It Cool/ Grandma’s Got Your Back
9. Moth Rock
10. The Dead Shall Be Raised
11. Zombies Attack
12. People Attack
13. Are We There Yet?
14. Aggie Fights
15. Resolution
16. Oh, and One More Thing