La colonna sonora, al cinema, è un oggetto misterioso, spesso non si ci fa caso, altre volte è così potente o invadente che è impossibile che passi inosservata, o meglio inascoltata. Capita a volte che film molto belli abbiano colonne sonore mediocri oppure il contrario, in cui film di scarso successo, o almeno di scarso valore artistico secondo la critica, abbiano invece soundtrack di tutto rispetto.
L’album in questione è A Kind of Magic e sebbene all’uscita fu male accolto, è diventato adesso un vero e proprio cult nelle raccolte personali di tutti gli appassionati di buona musica. Su tutti alcuni brani in particolari spiccano per potenza comunicativa e poesia del testo, caratteristica tipica di tutti i brani dei Queen. A guardare oggi la tracklist di questa colonna sonora viene da dire: “Possibile che tutte quelle canzoni fossero state scritte per lo stesso film?”.
Dei nove bravi dell’album però solo questi compaiono
I testi delle canzoni scritte appositamente per Highlander rievocano non solo le vicende del film, ma soprattutto propongono con grande potenza espressiva tutti i temi che i Queen hanno sempre portato avanti anche con altri album e singoli: la fratellanza, la visione globale, l’immortalità vera e propria alla quale chiunque può aspirare. Un album molto personale e allo stesso tempo universale. Su tutti però, i brani che maggiormente colpiscono l’immaginazione sono Who Want’s to Live Forever e Princes of the Universe: entrambi molto forti e strettamente legati alla trama di Highlander si sono ricoperti nel tempo del mito dei Queen, della leggenda di Mercury e soprattutto dell’intramontabile bellezza e forza che l’arte riesce a conferire all’anima degli artisti.