Rapstar: La Luce è il nuovo singolo (by Fabri Fibra e Clementino). Video e testo

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I Rapstar tornano con un nuovo video: La Luce. Il brano è il nuovo singolo estratto dal loro primo lavoro discografico: Non è gratis. Come? Vi state chiedendo chi siano questi Rapstar?

Rapstar la luce fabri fibra clementino 2012Bene, per chi non li conoscesse i Rapstar più che un gruppo sono un progetto: il progetto firmato Fabri Fibra e Clementino. Il duo rap, infatti, ha deciso di unirsi sotto la stella dei Rapstar per sfornare un album originale, che ha debuttato lo scorso 31 gennaio 2012 per l’etichetta Tempi Duri.

Dal loro disco d’esordio (se così si può dire) i Rapstar hanno già estratto due singoli: Chimica Brother e Ci rimani male. Ora ecco arrivare La Luce, brano intimista e riflessivo in cui a giocare sulle metriche irregolari della base inizia prima Clementino. A noi il suo stile piace, sarà perché viene dalla gavetta, sarà perché ha classe o sarà semplicemente perché è bravo. Bisogna invece aspettare il minuto 2.15 circa per sentire il buon Fabri Fibra esordire con: “Sono un testa di cazzo perché ho smesso di studiare quando ancora il computer con la posta non c’era”.

A nostro dire sia testo che base meritano molto e già online sono diversi i commenti positivi che la canzone sta ricevendo. Staremo a vedere come reagiranno i social e le classifiche a questa nuova creazione firmata Fibra e Clementino.

Non resta che lasciarvi al video e a seguire al testo. Non vogliamo dilungarci oltre nel descrivere il brano. Ascoltatelo e diteci che ve ne pare. A presto 😉


Rapstar – La luce

CLEMENTINO
Potevo diventare un grande chitarrista
ma che testa di cazzo che sono stato
Se solo avessi dato retta ai miei
dal tempo che è passato ora suonavo con una sola mano

Una tempesta di sole dalla finestra della mia stanza
guardavo una città depressa
Volevo essere qualcuno
No uno come tanti
perché alla fine scopri che non sei nessuno

Di motivi familiari ce n’erano frà
un nonno camionista e l’altro falegname
Il secondo mi ha regalato un po’ di umiltà
Il primo ad essere guerriero nel poter viaggiare

E poi passano gli anni i rimpianti
Non ti lasciano serpi a sonagli
Non è facile toccare la luce nonostante l’energia che il sole produce

RIT. CLEMENTINO x2
Pecchè sacc’ cà là
Se saglie arò se fabbric a luce
Te squagl
Sient sti man ca abbruciano
Si circ e’ tuccà
Si sai essere chiù forte tu ce può arrivà

Il sacrificio viene ricompensato
non si può fare un edificio con il compensato
Di quanta merda ho ingoiato, ma te l’ho raccontato?
di quanta erba ho fumato, ma te ne ho mai parlato?
Di quante volte ho visto i draghi nella notte
occorre essere Miyagi Certe botte
Che ho sempre preferito evitare, per seguire quello che era linfa vitale

La riconoscenza degli amici
pochi sono quelli veri e sanno tutto quello che dici
Un mare di bene per loro
che conoscono come le loro tasche le mie radici

Eh quann sent na voce
dice pecchè e buon se scrtn a sulo
La re malament e po nun se discute
ca sicuramente po cercano a luce

RIT. CLEMENTINO x2

FABRI FIBRA
Sono un testa di cazzo perché ho smesso di studiare
quando ancora il computer con la posta non c’era
Costa crociera, potrei sapere cose che ora non so
sì ma scusa non ora, stima fusa in un ora

Stiva brucia in malora, ma allora?
non pretendo mica l’aurora
Dietro l’aiuola
Tornerei a scuola anche da ripetente
dire questa frase è come dire
Niente…

I se, Se, Se, I ma se, Se avessi dato
Non conta pensarlo, dovresti averlo già fatto
come questo pezzo, prima di adesso non c’era
Un diamante grezzo, mi diceva lei sincera
Qui in città è peggio…
Nel centro della bufera come un generale
sono un genio raro, suono temerario
Sotto per l’erario, perché so cosa c’è in palio
resto calmo…

RIT. CLEMENTINO x2

O’ sai…
O’ mare…
Porta a direzione bona e saglie semp e chiù
Diman…
Aro’ vaie…
Si nu circ sta furtun comm sai fà tu

RIT. CLEMENTINO x2