“World War Z” tradotto sarebbe “Guerra Mondiale contro gli Zombie” e in effetti il titolo del film è tutto un programma, in cui un padre di famiglia di nome Gerry (Brad Pitt) cerca di salvare i propri cari prendendo parte a quella guerra contro la quale nessuna sembra poter fare nulla.
La pellicola è stata prodotta e interpretata dallo stesso Pitt, il quale imbattutosi nel romanzo di Max Brooks – il figlio del più famoso Mel, produttore del film Frankenstein Junior – decide di trasformarlo in un’opera cinematografica nella quale egli stesso prende in mano le redini del mondo, unica speranza per l’umanità.
In un’intervista dichiara che << cinque anni fa non sapevo nulla sugli zombi. Ora, mi considero un esperto. Il libro di Max tratta il genere degli zombi come la causa di una pandemia globale, che si diffonde tanto rapidamente quanto il virus SARS, a cui abbiamo assistito ultimamente. Che cosa succede quando si oltrepassano i limiti? Cosa succede se ci rendiamo conto che tutto ciò che per noi è importante diventa completamente inutile e se le strutture del potere e le norme sociali vengono cancellate? Come faremo a sopravvivere>>.
La stella di Hollywood vorrebbe dare vita ad un progetto in
La sindrome dell’eroe che cerca di salvare il mondo da solo sembra aver perso il proprio fascino, poiché sorge sempre di più il desiderio e il bisogno di affrontare le difficoltà non da soli ma impegnandosi tutti insieme affinché si trovi una soluzione.