Anche se con un po’ di ritardo rispetto al taglio del nastro, eccovi un sunto del programma odierno al Festival del Cinema di Roma.
Alle 10.30 passerella per il cast di Ralph Spaccatutto (Wreck-it Ralph), film d’animazione incentrato sui dubbi amletici del “cattivo” di un videogioco.
Quattro ore più tardi è la volta dell’equipe de L’insolito ignoto, film documentario sulla vita artistica del grande attore italiano Tiberio Murgia, una delle più intelligenti scoperte del genio Monicelli.
Nel primo pomeriggio (16.15) passerella al ritmo di nacchere per il messicano Mai morire, diretto dall’emergente Enrique Rivero.
Poi spazio al Leone d’Orvieto, interessante pellicola italiana sull’ambiziosa scalata di un signor nessuno alle vette del mercato cinematografico. Uno dei più riusciti esempi di tragedia greca adattata al cinema.
Nel tardo pomeriggio ecco una sfilata d’eccezione che vede i celeberrimi Peter Ramsay e Guillermo Del Toro presentare l’attesissimo
Alle 19, parentesi mediorientale per il red carpet: Avi Mograbi, regista palestinese, ci presenta un quadro della sua terra quando ancora non infuriavano le lotte di dogma e per il possesso del territorio. Il film ha un nome dalla pronuncia ambiziosa: Nichnasti pa’ am lagam, che tradotto significa “Sono entrato nel mio giardino”.
Dalle 20.30 vengono presentati registi e attori dei numerosi corti in concorso: Beato chi riceve la grazia, con Margherita Giusti, Eduardo Valdarnini e Stefania Casini; Pletora 3D, del gruppo Zapruder composto da Nadia Ranocchi e Davide Zamagni; Plant 3D, Waves 3D, All Sides of the Road, di Mark Downie; La madre, il figlio, l’architetto, della regista Petra Noordkamp; Waterscope Transitions, di Carsten Aschmann.
Rispettivamente alle 21 e alle 21.30, per finire, andranno in scena le passerelle di Waves (con il regista Corrado Sassi e il cast composto da William Sinclair, Salvatore Sansone, Andrea Vergoni, Kathrin Resetarits, Francesco Di Leva, Luca Marinelli, Paola Freddi e Camilla Volpato) e di Photo (col regista Carlos Saboga).