Xbox One: ombre e luci della nuova console Microsoft

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Alla fine arriva One. Già, Polly ha cambiato nome, e non ha neanche il bel fisico della Aniston (protagonista del film). Già, il fisico. No, ecco, siamo un po’ straniti perché l’aspetto della Xbox One è tutt’altro che stra-extra-super-Hi-Tech… alla fine questa console assomiglia ad un computer desktop, e neanche di quelli più nuovi.

Oddio, è pur vero che l’abito non fa il monaco, ma in questo caso un po’ di stile e design non avrebbe di certo fatto male. Magari quella vista oggi è solo un’anteprima, una sorta di versione di pre-release con la carrozzeria camuffata come si fa nel settore delle auto. Vedremo, nel frattempo ci permettiamo di non essere d’accordo con chi l’ha definita “elegante”. Elegante è un iMac. In questo caso la definiremmo piuttosto minimal-chic, a voler essere buoni(ssimi) con Microsoft.

Passato il momento di perplessità per l’aspetto, scopriamo com’è “dentro” questa nuova console. Diciamo subito che chiamarla console potrebbe essere riduttivo. Microsoft deve aver pensato che il mercato fosse in contrazione, per cui ha cercato di allargare gli orizzonti della Xbox One regalandole una maggior integrazione con elementi multimediali come musica e film, ma anche con i principali sistemi di broadcasting, grazie alla possibilità di ricevere e decodificare streaming multimediali via cavo, ADSL, satellite e fibra.

Ovviamente bisognerà attendere le versioni “internazionali” della console per capire come queste funzioni verranno declinate di Paese in Paese (in Italia potremo vedere il digitale terrestre? Anche i canali criptati? E Sky?), ma la cosa quasi ci fa dimenticare l’aspetto “elegante”. Ai contenuti multimediali se ne aggiungono altri, più tranquilli, come la presenza dell’integrazione con Skype per le videochiamate, e con SmartGlass per l’interazione avanzata con gli smartphone.

Oltre alla console, però, Microsoft ha presentato anche xbox-720il nuovo Kinect, e qui le cose si fanno ancora più interessanti. Grazie alle migliorie apportate, ora è possibile interagire in modo molto più naturale con la console. Ad esempio, potremo utilizzare la voce non solo per giocare, ma anche per dire alla console che abbiamo voglia di guardare un film (pacchetto grande di popcorn, grazie. E una coca formato famiglia. Allargata). Oppure potremo scegliere i canali TV da guardare, avviare un gioco, e via discorrendo.

I comandi vocali saranno semplici e intuitivi, un po’ come con Siri di Apple. Ad esempio, per attivare i menu basterà pronunciare la frase “Xbox On”; per avviare la funzione TV potremo usare “Xbox, watch TV” e una volta finito di fare zapping tra i canali, tornare alla dashboard con “Xbox, go home”. Il tutto con notevole velocità. Tra l’altro, le funzioni TV saranno gestibili anche tramite gesture. E sarà un bel vedere. Tra l’altro, potremo anche eseguire due task contemporaneamente, ad esempio navigare in Internet e guardare la TV grazie allo “snap mode”, una modalità che supporta anche un secondo monitor collegato alla Xbox One.

E dei giochi? Beh, di quelli parleremo quando avremo la possibilità di giocarci realmente. Per adesso possiamo solo dirvi che Microsoft ha promesso 15 giochi esclusivi nel corso del primo anno dal lancio: sulla Xbox One potremo giocare titoli come Forza Motorsport 5, Call of Duty: Ghosts, FIFA 14, Madden NFL 25, NBA LIVE 14, EA SPORTS UFC, Quantum Break e altri ancora.

A questo punto, l’hardware diventa secondario (o quasi), ma uno sguardo glielo diamo comunque volentieri. La Xbox One è basata su una configurazione che la rende molto simile ad un computer. Al suo interno troviamo infatti 8 GB di memoria RAM, una CPU e una GPU con 8 Core, un disco rigido da 500 GB e un nuovo sistema operativo basato sul kernel di Windows. Ah, già: c’è anche quel lettore Blu-Ray che in molti aspettavano con ansia.

Ecco, alla fine, abbiamo capito perché questo aspetto così dimesso e simile a quello di un vetusto videoregistratore anni ’90: La Xbox One non è più una console, ma è un incrocio tra una console, un computer e un decoder. Quanto questo incrocio sarà riuscito a prendere le cose migliori dei tre mondi lo sapremo solo tra qualche mese, quando potremo mettere le mani sulle prime console e smanettarci ben bene. Così sapremo se i quattro anni spesi da Microsoft a lavorare su questo progetto saranno stati ben spesi o meno.