Vinicio Capossela torna con un nuovo lavoro. Si tratta di un album di canzoni inedite, tutte in pieno stile Capossela. Con quella magia e quell’aroma, che solo lui sa donare ad ogni brano creato.
L’uscita dell’album è prevista per il prossimo anno, ovvero il 2011 e giunge a ben 2 anni di distacco dall’ultimo disco pubblicato: Da solo. Ancora si sa poco su quante tracce saranno presenti, sul titolo stesso dell’album e sulla grafica del prodotto. Ma di certo sarà un lavoro ispirato… Perché? È presto detto.
Per la sua realizzazione Capossela ha deciso di “trasferirsi” ad Ischia e più precisamente nella sagrestia della Cattedrale dell’Assunta; proprio nel Castello Aragonese della stessa isola. Un luogo certamente suggestivo ed unico, tanto che Vinicio ha voluto anche un pianoforte Seiler a coda lunga per la registrazione dell’album. Un volo d’angelo a strapiombo sul mare, per un disco che promette di essere a metà fra fato, viaggio e mare. Una sorta di metafora e dipinto di quella che è la vita ed il destino dell’essere umano.
“Abbiamo voluto registrare il pianoforte e la voce nel Castello Aragonese perché è un luogo di ascesi, in cui sperimentare l’isolamento da altezza. Stare tra lo stridio dei gabbiani e gli spettri del mare.” – rivela Capossela. E continua dicendo – “La letteratura di mare è quella che espone di più l’uomo al contatto col suo destino, un mare di carta in cui ritrovare indicazioni utili alla rotta della nostra vita.”.
Vinicio spiega poi l’idea del viaggio musicale che ha voluto intraprendere. “Così è iniziato anche il nostro viaggio. Come in un romanzo a tre gambe: un vecchio pianoforte proveniente dalla mitteleuropa e il suo accordatore, Egidio Galvan, un ingegnere del suono e produttore, Taketo Gohara, e un maestro orchestratore, Stefano Nanni.” – e continua – “Con questa piccola barchetta e questa compagnia ‘piccio’la’, ha avuto inizio la nostra navigazione che ci condurrà fino a Creta sotto il monte Ida, fino all’ecotrofio dei lamenti di Psarantonis, lo Zeus con la lira”.
Insomma un disco che prende ispirazione dalla letteratura più classica, dai sapori antichi e dalle melodie avvolgenti. Siamo certi che, come sempre, Capossela saprà regalarci brani unici.
Terminiamo regalandovi uno dei suoi pezzi più belli: Che coss’è l’amor, in versione live.
Buon ascolto ed a presto
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Beh non è nuovo a registrazioni dei suoi pezzi in luoghi bizzarri ma per lui congeniali, pensiamo alle grotte di Ispinigoli per “Brucia Troia”…semplicemente grandioso
Si Adriana..hai perfettamente ragione