Fra le tante mail che riceviamo quotidianamente, in questi giorni un argomento in particolare ha rappresentato l’oggetto dei messaggi pervenutici. Tutti ci chiedete quale sia la colonna sonora di Vallanzasca: gli angeli del male. E cioè del film con la regia di Michele Placido e che vede un ottimo Kim Rossi Stuart nel ruolo di Vallanzasca.
Bene, la risposta è semplice. La colonna sonora dell’intera pellicola è stata curata dai Negramaro. Molto di voi, a questo punto, si chiederanno: “ma non avevano scritto solamente Voglio di più?”. In realtà no.
La completa stesura dei brani di sottofondo al film è stata affida ai Negramaro, che hanno lavorato per mesi alla sua realizzazione. Il risultato è quello che avete potuto ascoltare nel film.
Dove trovare la colonna sonora? Il CD contenente le musiche del film fa parte di una particolare Special Edition dell’album Casa 69. Essa infatti, oltre alle 16 canzoni che si trovano nella normale release del disco, prevede anche due bonus track e un CD con la colonna sonora del film di Michele Placido: Vallanzasca – Gli angeli del male. Ma non solo. La Special Edition prevede inoltre un DVD con alcuni backstage della band e il video di Sing-hiozzo; sia in 2D che 3D, insieme agli occhialini per la visione stereoscopica e a un booklet di 54 pagine. Quest’ultimo contiene sia i testi delle canzoni che alcune foto della band a Toronto.
Insomma, un’opera davvero interessante per i fan e gli amanti della colonna sonora del film Vallanzasca.
E terminiamo con l’ultima informazione. Quanto costa? Beh, come ogni supporto è bene girare fra i negozi della propria città per trovare l’offerta più conveniente. In alternativa, per chi volesse comprare online la Limited Special Edition di Casa 69, è possibile acquistarla sul sito della FNAC al prezzo di 24,57 euro.
Uscirà l’8 marzo Eden, il nuovo disco dei Subsonica, nonché sesto album in studio della band. Ed all’alba dell’uscita di Istrice, il nuovo singolo tratto dall’ultimo lavoro, Samuel rilascia un’interessante intervista a La Stampa.
In queste parole il cantante dei Subsonica racconta la linea musicale del nuovo album, spiegando come Eden sia un lavoro in qualche modo “più casalingo” e raccolto rispetto agli album precedenti. Sempre nella stessa intervista Samuel spiega il significato di Istrice e accenna qualcosa sul tour live che inizierà fra qualche settimana.
Ma è inutile dilungarci, vi lasciamo direttamente all’intervista. Buona visione 😉
È Istrice il nuovo singolo dei Subsonica, estratto dall’album Eden (che verrà pubblicato l’8 marzo 2011). Il brano non è però il primo a fare da apripista al sesto lavoro in studio del gruppo torinese. Risale infatti a qualche settimana fa l’uscita di Eden, canzone che porta lo stesso nome del disco e di cui vi abbiamo già parlato (potete guardare il video ufficiale qui: Subsonica: Eden, il video ufficiale in anteprima).
Ma torniamo al nuovo singolo: Istrice. Difficile dare a bruciapelo un giudizio a riguardo. Certo è che necessita di qualche ascolto in più per essere metabolizzato e non è un brano che disarma al primo impatto. Eppure.. ascoltandola a fondo… le linee delle tastiere e degli effetti si diradano.. per dare spazio alla voce di Samuel; che la fa un po’ da padrona. Insomma una canzone dai ritmi non certo paragonabili ad altri pezzi di impatto a cui i Subsonica ci hanno abituato, ma che in realtà racconta molto.
In un’intervista rilasciata ieri a La Stampa (che potete vedere qui: Intervista a Samuel), il cantante dei Subsonica rivela come Istrice sia un brano rappresentativo delle persone che vivono a Torino e che racconta proprio il carattere di questa città. Perché proprio Istrice? “Perché istrice è un po’ l’immagine animale di un carattere spigoloso, che ha paura di dire le proprie emozioni ma che in realtà ne prova tante”.
Non ci dilunghiamo oltre e vi lasciamo ad Istrice. Più in basso trovate anche il testo della canzone. Buon ascolto!
Subsonica – Istrice
Lampioni e portici, è andata così..
Piccola istrice, dagli occhi bui..
Quel bacio alcolico.. rossetto e…
guai…è stato facile.. non lo è stato mai..
Chi ci ricorderà…
Chi ti farà ridere…
Per chi ti smarrirai…
Chi userà lo sguardo tuo…
Chi lo fa al posto mio…
Io dove sarò…
Tra il fiume e i portici, già buoi alle sei..
Cuore selvatico, quanti anni hai..aaahhhaahhh…
Non dirmi amore mai, ma incantami..
dai…è così facile.. Non lo è stato mai
Chissà chi fuggirai…
Chi ti farà piangere…
Chi ti addormernetà…
Chi userà lo sguardo tuo…
Chi lo fa al posto mio…
Io dove sarò…
Nella città…. che ha il cuore di un istrice…
Ti cercherò…. In un traffico d’anime…
Chi….
Chi ci ricorderà…
Chi ti farà ridere…
Per chi ti smarrirai…
Chi userà lo sguardo tuo…
Chi lo fa al posto mio…
Io dove sarò…
Si chiama Goodbye Malinconia ed è il primo singolo di Caparezza estratto dal nuovo album Il sogno eretico.
Già vi avevamo parlato qualche giorno fa del nuovo lavoro firmato dal rapper pugliese dal capello riccio ed ecco arrivare puntale il singolo.
Goodbye Malinconia è un pezzo davvero particolare e che vede la collaborazione di Tony Hadley (per chi non lo conoscesse è il frontman degli Spandau Ballet).
Insomma una canzone un po’ dal sapore anni ’80, non solo per le melodie che ricordano quel periodo, ma anche per la voce e lo stile inconfondibile del signor Hadley.
Per quanto concerne il video ufficiale del pezzo, dovremo attendere ancora qualche giorno. Il lancio ufficiale è infatti previsto per martedì 8 febbraio. Ovviamente appena disponibile ve lo riporteremo con un nuovo post. Quindi stay tuned!
Ma non vogliamo dilungarci troppo con inutili parole e vi lasciamo subito a Goodbye Malinconia (in coda al video trovate il testo).
Buon ascolto 😉
Caparezza feat Tony Hadley – Goodbye Malinconia
A Malinconia, tutti nell’angolo tutti che piangono,
toccano il fondo come l’Andrea Doria.
Chi lavora non tiene dimora, tutti in mutande, non quelle di Borat.
La gente è sola, beve poi soffoca come John Bohnam.
La giunta è sorda più di Beethoven quando compone la “Nona”.
e pensare che per Dante questo era il “Bel paese là dove ‘l si sona”,
per pagare le spese bastava un diploma, non fare la star o l’icona
né buttarsi in politica con i curricula presi da Staller Ilona.
Nemmeno il caffè sa più di caffè, ma sa di caffè di Sindona
E poi se ne vanno tutti. Da qua se ne vanno tutti.
Non te ne accorgi ma da qua se ne vanno tutti.
Goodbye Malinconia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato.
Goodbye Malinconia
Come ti sei ridotta in questo stato?
Goodbye Malinconia
Dimmi chi ti ha ridotta in questo stato d’animo.
Cervelli in fuga, capitali in fuga, migranti in fuga dal bagnasciuga.
E’ Malinconia, terra di santi subito e sanguisuga.
Il paese del sole in pratica oggi paese dei raggi UVA.
Non è l’impressione, la situazione è più grave di un basso tuba.
E chi vuole rimanere ma come fa, ha le mani legate come Andromeda,
qua ogni rapporto si complica come quello di Washington con Teheran,
si peggiora con l’età, ti viene il broncio da Gary Coleman.
Metti nella valigia la collera e scappa da Malinconia.
Tanto se ne vanno tutti…
Tony:
Goodbye Malinconia
Maybe tomorrow i hope we find tomorrow.
Goodbye Malinconia
Hope did we get here, how did it get this far.
Goodbye Malinconia
We had it all, fools we let it slip away.
Every step was out of place
and in this world we fell from grace,
looking back we lost our way,
an innocent time we all betrayed
and in time can we all learn,
not to crawl away and burn.
Stand up and don’t fall down.
Be a king for a day,
in man we all pray.
Si chiamerà Awesome As Fuck il nuovo album firmato Green Day ed uscirà il 22 marzo 2011. Con questo disco il gruppo pop-punk statunitense segue a pieno il trend attuale, per cui sembra diventato un must nel 2011 pubblicare un album di live.
Certo è che Billie Joe Armstrong e soci avevano già da tempo annunciato l’avvento di questo lavoro, che comprenderà non solo un CD ma anche un corposo DVD. Cosa conterranno questi supporti? Beh, innanzitutto le performance live della band, registrate durante i concerti del tour mondiale dell’album 21st Century Breakdown.
C’è da chiarire che i video registrati e inclusi nel DVD sono tratti dallo spettacolo dei Green Day tenutosi a Tokyo; ma i brani live del CD vengono da tutti i concerti del tour mondiale della band. Ovviamente non mancano brani che chiunque riconoscerà alle prime note. Parliamo di pezzi storici dei Green Day, come: When I Come Around, Good Riddance e 21 Guns.
Ma non è tutto, perché Billie Joe Armstrong e soci hanno inserito, nella versione digitale dell’album, anche due bonus track: LetterbombeChristie Road. In più sarà lanciata un’ulteriore canzone “fuori CD” su iTunes e in esclusiva per gli utenti del sito, dal titolo:Paper Lanterns/2000 Light Years Away.
Insomma un lavoro ricco e denso di particolari, certamente da non perdere per i fan.
Di seguito vi lasciamo con la tracklist di Awesome as Fuck e, più in basso, ai live di Letterbomb e Christie Road.
TRACKLIST “AWESOME AS FUCK”:
CD 1. 21st Century Breakdown – (London, England)
2. Know Your Enemy – (Manchester, England)
3. East Jesus Nowhere – (Glasgow, Scotland)
4. Holiday – (Dublin, Ireland)
5. Gloria – (Dallas, Texas)
6. Cigarettes And Valentines – (Phoenix, Arizona) INEDITO
7. Burnout – (Irvine, California)
8. Pasalaqua – (Chula Vista, California )
9. JAR – (Detroit, Michigan – August 23rd 2010)
10. Holden Caulfield – (New York, New York)
11. Geek Stink Breath – (Saitama-shi, Japan)
12. When I Come Around – (Berlin, Germany)
13. She – (Brisbane, Australia – December 8th 2009)
14. 21 Guns – (Mountain View, California)
15. American Idiot – (Montreal, QUE)
16. Wake Me Up – (Nickelsdorf, Austria)
17. Good Riddance – (Nickelsdorf, Austria)
DVD
21st Century Breakdown
Know Your Enemy
East Jesus Nowhere
Holiday
Static Age
Gloria
Blvd. Of Broken Dreams
Burnout
Geek Stink Breath
Welcome To Paradise
When I Come Around
She
21 Guns
American Eulogy
Jesus Of Suburbia
Good Riddance
Peppe Voltarelli ha diffuso qualche giorno fa, tramite il quotidiano Calabria Ora, una lettera di disappunto nei confronti di Antonio Albanese; in cui si dice deluso dal tono che la sua canzone, Onda Calabra, ha preso dietro la reinterpretazione di Cetto La Qualunque.
Per capire meglio il pensiero di Peppe Voltarelli e cosa rappresenta Onda Calabra, abbiamo invitato qui sulle pagine di Pausa Caffè il cantante calabrese.
Cosa ti ha spinto a scrivere una lettera di disappunto indirizzata ad Antonio Albanese?
Volevo difendere la mia canzone e il suo testo originario, stimolando una riflessione sulle differenze dei linguaggi e sulle autonomie dei percorsi artistici – è scoppiato un putiferio – altro che canzonette.
Che cos’è Onda Calabra? Da dove nasce?
All’origine era un’idea di movimento artistico, fatto da artisti calabri che si riconoscevano in un linguaggio irriverente, profondo, poetico e tagliente per descrivere le cose della loro terra. Parlo di cantanti, poeti, attori, registi e progettisti.
Dopo, sulla scia del documentario in Germania (Doichlanda), è diventata una canzone scritta durante il viaggio per i sopralluoghi del film (mi ricordo che quella sera ero da solo). Poi la vittoria al Torino Film Festival e il pezzo si trasforma in un simbolo di Calabria nuova, positiva, intelligente e non pallosa. Sempre attenta mai banale.
Alcuni pensano che dietro la lettera di protesta si nascondano motivazioni legate ai diritti d’autore. E che comunque tutto questo porterà notorietà anche ad Onda Calabra. Cosa rispondi a queste persone?
Questa storia ha due livelli. Quello tecnico, che si risolverà in un tavolo legale e che deciderà secondo la legge del diritto d’autore. Al momento io non ho dato nessun permesso al rideposito della mia canzone con un altro titolo. Chi lo ha dato al mio posto evidentemente non ne aveva la facoltà.
Il secondo livello è un livello di opinione e di pensiero. Io penso che la canzone rifatta di Albanese non mi fa ridere e offende il mio impegno per migliorare la mia terra.
Qui si è aperto un dibattito dove ognuno dice la sua. La maggior parte è d’accordo con me. Un’altra maggior parte mi vuole convincere che, dopo questo film, saremo tutti ricchi e famosi e che era meglio stare zitti.
Come vedi ci sono due maggiori parti.
Nella lettera dici che inizialmente eri contento della presenza di Onda Calabra nel film. Ma poi ascoltando la versione finale di Albanese, hai deciso di contattare Fandango per dei chiarimenti. Cosa ti hanno risposto?
Che si meravigliavano della mia lettera e che ormai era tutto fatto. Eravamo già sotto le feste di Natale e una settimana dopo, il Trailer era già online. Probabilmente l’editore del brano aveva dato il suo assenso, senza considerare che io non la penso come lui. E che non trovavo divertente la nuova versione del brano e che non volevo cavalcare la promozione del film.
Quando ho visto che nessuno si muoveva ho scritto la lettera.
È possibile che venga stravolta in questo modo una canzone, senza l’autorizzazione diretta dell’autore?
Si è possibile, loro lo hanno fatto. E pensando di avermi fatto un favore in termini di visibilità hanno preso superficialmente la cosa. Ma questa visibilità è lontana dal mio progetto artistico. Quando sei un musicista indipendente, poi ti secca troppa visibilità. Certe volte preferisci restare nell’ombra della nicchia.
Molti calabresi, fan e musicisti in generale hanno subito storto il naso ascoltando Qualunquemente. Il problema, secondo loro, è che per la massa Onda Calabra diventi Qualunquemente; mettendo in ombra la canzone originale. Credi sia davvero possibile?
La pialla rende liscia la superficie e la supposta non fa attrito. Lo svuotamento del senso è reale, se fatto ad arte il procedimento può anche risultare interessante. Ma ci vuole la condivisione e tu sai bene che le cooperative le hanno inventate in Emilia non a Sibari.
Mi sono spiegato bene punto interrogativo…
Un’ultima domanda per i tuoi fan. Sappiamo che sei in tournée con le canzoni di Ultima notte a Mala Strana, insieme a Finaz della Bandabardò (alla chitarra) e Paolo Baglioni (alle percussioni). Quali sono i programmi per il futuro?
Vorrei fermarmi per sei o sette anni a riposare un po’.
Poi ancora concerti a Milano, Torino, Roma, Lecce e altre città, fino al 26 febbraio. Poi una Turnè in Europa con tappe a Berlino, Barcellona, Praga e Parigi. E in Italia riprendo a maggio con un nuovo progetto a cui sto lavorando.
Dopo l’estate torno a Buenos Aires per registrare un disco con musicisti argentini.
Se il fisico regge ce la possiamo farcela (non è un refuso, ho scritto proprio cosi è una citazione…)
Grazie Peppe per essere stato qui sulle pagine di Pausa Caffè.
Grazie a voi a presto.
È The Roller il primo singolo ufficiale dei Beady Eye, gruppo rock inglese capitanato da Liam Gallagher.
La band è nata nel 2009, in seguito all’abbandono da parte di Noel Gallagher degli Oasis (27 agosto 2009). Proprio in seguito alla scissione Liam ha deciso di dare vita ad un nuovo progetto, insieme ad altri membri degli ex-Oasis (Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock), a cui ha dato nome Beady Eye.
La band ha iniziato sin da subito a produrre pezzi, molti suppongono sulla scia di alcuni brani che avrebbero dovuto firmare gli Oasis stessi, dando vita già nel novembre scorso al primo singolo: Bring the Light.
Il brano ha praticamente fatto da apripista a quello che è il primo album d’esordio dei Beady Eye, ovvero: Different Gear, Still Speeding. Il nuovo disco sarà disponibile per il download e nei negozi di dischi a partire dal 28 febbraio 2011. Ecco di seguito la tracklist:
1. Four Letter Word
2. Millionaire
3. The Roller
4. Beatles and Stones
5. Wind Up Dream
6. Bring the Light
7. For Anyone
8. Kill for a Dream
9. Standing on the Edge of the Noise
10. Wigwam
11. Three Ring Circus
12. The Beat Goes On
13. The Morning Son
Sull’album c’è una precisazione da farsi. Infatti Different Gear, Still Speeding uscirà in due diverse versioni. Una standard ed una special edition. Quest’ultima includerà anche un DVD con i video musicali ufficiali di Bring The Light, Four Letter Word e Sons of the Stage; con in più un documentario dal nome RAK Them Out e di cui ancora non si conoscono bene i contenuti. Probabilmente sarà un insieme di session live, stralci di interviste e momenti vissuti in presa diretta.
A dover di cronaca è giusto ricordare che prima di The Roller, i Beady Eye hanno rilasciato altri due video, relativi le canzoni: Four Letter Word e Bring the Light.
Per chi si domandasse quando il nuovo gruppo di Liam Gallagher arriverà sui palchi italiani, vi diciamo che i Beady Eye hanno da poco confermato il loro tour europeo. Le date sono numerose e toccheranno sicuramente: Scozia, Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Spagna, Francia e Italia.
Appena sapremo date e costo dei biglietti vi informeremo con un nuovo post.
Intanto vi lasciamo ai brani: The Roller, Four Letter Word e Bring th light. Ascoltateli e dateci il vostro parere. A presto.
Questo sito o gli strumenti di terze parti utilizzati dallo stesso si avvalgono di cookie necessari al suo corretto funzionamento ed utili a inviare pubblicità e fornire servizi in linea con le vostre preferenze. Per saperne di più e capire come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, potete cliccare su "Cookie Policy". Cliccando su Ok, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsentite all’uso dei cookie. OkCookie Policy