Subsonica: ecco Il Diluvio. Nuovo brano estratto da Eden (musica e testo)

0
4195

Il Diluvio è in arrivo! Questo l’annuncio dei Subsonica per il loro terzo singolo. Un brano che giunge dopo i primi due brani: Eden e Istrice.

E se i fan del gruppo sono rimasti un po’ spiazzati dai due singoli iniziali, ecco giungere un pezzo ben ritmato e in pieno stile Subsonica. Sono infatti gli stessi Samuel e soci a far conoscere l’intenzione di sfornare una canzone da ballare fino allo sfinimento. O meglio, le parole precise sono “ideale per chi ha ritenuto “istrice” troppo delicata e non funzionale ad una degna pezzatura di ascella sotto il palco”. Ecco quanto dichiarato sul sito ufficiale del gruppo:

senza distrarci dall’imminente video – de paura- di “istrice”, segnaliamo che da venerdì sarà disponibile su I-tunes, un brano di anticipazione del nuovo album. E non sarà l’ultimo. “Il diluvio”, ideale per chi ha ritenuto “istrice” troppo delicata e non funzionale ad una degna pezzatura di ascella sotto il palco, è un brano da volume alto, che prosegue il percorso dei brani più drum ‘n bass (quella roba che piace tanto a ninja e max). – e continuano dicendo – “Nel testo diluvio è la metafora degli eventi attraverso i quali “nulla resta più come prima”: lo sbocciare di una coscienza sociale, la perdita della verginità. Tra reminiscenze e la descrizione di una generazione che torna oggi nelle strade a reclamare un presente diverso. Volete provare a immaginarvela?…ok

Inutile spendere ulteriori parole. Vi lasciamo al brano: Il Diluvio e a seguire al testo. Buon ascolto.

Subsonica – Il Diluvio

Sei stata l’ ondata perfetta, per infrangerti contro di me
e a
desso che tutto è sommerso, che cosa resta e perchè?
Sei stata un’ondata violenta, per aprirti qui dentro di me
e adesso che tutto è diverso questo silenzio cos’è?

Una festa infestava la mia testa
mentre lei rotolava nella cesta
della rivoluzione, della sbronza
tra le voci calde della protesta

Mi sentivo un veliero nel tuo letto
ma per te io non ero che un insetto
un giocattolo d’indifferenza
dimmi quanto vale la mia verginità

Giù la piazza accendeva la tempesta
quel diluvio di ogni adolescenza
un uragano un ammutinamento
contro la ginnastica dell’obbedienza

Samurai senza pace senza guerra
nell’ elastico dei sentimenti tuoi
c’era il disordine dell’innocenza
nell’adrenalina delle mie verità

Sei stata l’ ondata perfetta, per infrangerti contro di me
e adesso che tutto è sommerso, che cosa resta e perchè?
Sei stata un’ondata violenta, per aprirti qui dentro di me
e adesso che tutto è diverso questo silenzio cos’è?

La chiglia si incaglia nella voglia di te
che travolgevi tutto senza tanti perché
che eri come un tuffo dove il mare è più blu
e io ero il tuo prossimo relitto

Le sciarpe al collo e tutta la carnalità
in quel corteo le prime libertà
ti consegnavo l’ingenuità
quante volte mi hai rubato la verginità

sei stata l’ondata perfetta / e io ero il tuo prossimo relitto
sei stata l’ondata perfetta / quante volte mi hai rubato la verginità

Sei stata l’ ondata perfetta, per infrangerti contro di me
e adesso che tutto è sommerso, che cosa resta e perchè?