Craccata la Nintendo 3DS: che succederà ora?

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La Nintendo 3DS è stata considerata fin dalla sua commercializzazione, avvenuta nel 2011, una delle console portatili più sicure presenti oggi sul mercato. Questo è stato vero fino ad oggi, visto che membri della Nintendo homebrew community hanno affermato di aver craccato il sistema aprendo così le porte ai cosiddetti “bootleggers”.

Il primo impatto sul mercato della Nintendo 3DS non è stato esattamente di quelli che si ricordano negli annali della storia dei videogiochi. Anzi, per cercare di rivitalizzare le vendite Nintendo è dovuta intervenire quasi subito sul prezzo di vendita abbassandolo notevolmente già sei mesi dopo l’uscita della console.

Il più grande successo della 3DS è stato invece relativo alla sicurezza del sistema, che è risultato essere, almeno fino ad oggi, immune da ogni tipo di attacco compiuto dai pirati, cosa che invece non era affatto riuscita con il Nintendo DS, una console che, pur essendo ancora tra le più vendute in assoluto, è stata man mano abbandonata dagli sviluppatori a causa della pirateria dilagante grazie alle varie versioni delle schede R4/R4i. Cosa succederà adesso che anche la 3DS pare essere stata violata?

Tutto ha avuto inizio lo scorso 16 dicembre, quando un hacker di nome Yellows8 postò online la foto di una Nintendo 3DS con l’ultimo firmware disponibile che sul display mostrava il messaggio “We hacked it!”. Dopo questo primo passo, gli hacker hanno continuato a lavorare sulla 3DS, giungendo nei giorni scorsi a far girare codice sviluppato da loro e capace di visualizzare delle immagini su entrambi gli schermi della 3DS.

Nonostante adesso in molti stiano nintendo 3ds craccataesultando per questo risultato, che per quelli meno “piratecci” equivale alla possibilità di far girare applicazioni auto-realizzate (le cosiddette applicazioni homebrew), per molti altri si aprono scenari apocalittici, con la console Nintendo pronta a cadere nel gorgo della pirateria, proprio come accaduto alle versioni precedenti.

Molto preoccupati si sono dimostrati soprattutto i produttori di videogiochi, con Jools Watsham di Renegade Kid, la software house che ha realizzato giochi come Mutant Mudds, Dementium e Moon, che ha dichiarato che qualora la pirateria dovesse invadere il mondo 3DS come fatto in precedenza per le altre console Nintendo, loro sarebbero costretti ad interrompere il supporto per questa piattaforma.

Nintendo ha dichiarato “piracy free” la propria 3DS lo scorso mese di settembre, dopo il rilascio del firmware 4.4.0-10U. Secondo l’azienda “nonostante alcuni atti di pirateria siano possibili nella modalità DS-compatibility, che abbiamo dovuto realizzare per assicurare la compatibilità con i giochi per Nintendo DS, la Nintendo 3DS si conferma essere un sistema con una solida sicurezza, anche dopo tutto questo tempo dal lancio”.

Chissà cosa potrebbero dire, oggi, da Nintendo al proposito dell’hack che ha permesso l’esecuzione di software homebrew sulla 3DS!