Ormai sembra essere diventato un assioma: ad ogni 
successo corrisponde una disputa della stessa grandezza. Di plagi, casi discografici e dispute sulla paternità di brani se ne sente parlare costantemente, ma questa volta nell’occhio del ciclone si trova uno dei tormentoni che tanto ci ha fatto ballare in queste vacanze: Ai se eu te pego.
Di questo brano vi abbiamo parlato a più riprese, prima per segnalarvi come il tormentone fosse in vetta a tutte le classifiche (Michel Telò: Ai Se Eu Te Pego sbanca la classifica FIMI dei Top Digital Download (video e testo)) e poi per indicarvi il balletto che, insieme al brano, sta spopolando in tutte le discoteche e disco pub (Ai se eu te pego continua a spopolare. Ora impazza il ballo ufficiale). Questa volta, però, non siamo qui a raccontarvi un nuovo record stabilito dal bel Michel Telò, bensì a mettere in luce una questione che da qualche giorno sta attanagliando Ai se eu te pego.
Di cosa si tratta? È presto detto. Il problema è sorto fra due grandi case discografiche: la New Music International Srl e la Energy Production, in disputa proprio sui diritti per l’uso del brano. Ma perché mai una disputa del genere vi chiederete voi.
Beh, il problema sta nel fatto che la canzone interpretata da Michel Telò non è un suo pezzo, bensì semplicemente una versione del brano scritto qualche anno fa da due artisti brasiliani: Sharon de Axe Moi e Antonio Dyggs. Ma il problema non è relativo ad un diverbio con questi due musicisti.
Le controversie sono nate con i Los Locos, si.. proprio il due italiano composto da Roberto Boribello e Paolo Franchetto che tanto ci han fatto ballare nel passato con la Macarena e balli simili. Bene, la controversia sarebbe nata dal fatto che anche i Los Locos hanno realizzato una loro libera interpretazione dell’originale brano brasiliano Ai se eu te pego.
Da qui il via allo scontro legale fra le case di produzione di Telò e dei Los Locos, pronti a battersi per decidere a chi spettino (quantomeno in Italia) i diritti di sfruttamento del brano. Staremo a vedere che ne uscirà fuori. Intanto noi vi proponiamo entrambe le versioni… a voi che ve ne pare?
