Sony brevetta una tecnologia anti-usato per le sue console

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Il mercato dei videogiochi usati pare non conoscere crisi, anche perché per molti (soprattutto in questo periodo di scarsa liquidità) è meglio giocare con un titolo vecchiotto di qualche mese, ma offerto ad un prezzo scontato, piuttosto che svenarsi per acquistare l’ultimissima novità offerta, però, a prezzo pieno.

Ebbene, proprio questo mercato potrebbe presto essere messo in crisi da Sony, che ha ottenuto il brevetto su una tecnologia che permette di taggare individualmente le copie dei videogiochi con informazioni relative all’uso precedente delle stesse. In pratica, la console sarà in grado di determinare se un certo videogioco è un titolo nuovo, appena acquistato, oppure è già stato utilizzato da qualche altro utente o su qualche altro dispositivo.

A prima vista il tutto potrebbe suonare inoffensivo, ma le cose potrebbero anche prendere una brutta piega. Utilizzando questa tecnologia difatti, Sony potrebbe tranquillamente decidere di restringere l’utilizzo di un gioco ad un solo dispositivo (sia esso computer che console) o ad un solo utente, presumibilmente riconosciuto tramite un account registrato sul Playstation Network.

Questo, come potete intuire, sony consolesegnerebbe se non la fine, quantomeno una notevole frenata, per il mercato dei videogiochi usati. La possibilità, seppur remota per adesso, che ciò possa avvenire, è bastata a far perdere ben sei punti di share in una sola giornata alle azioni di GameStop USA, che basa il proprio business proprio sulla vendita di console e videogiochi usati.

In effetti, aver brevettato questa tecnologia non significa automaticamente che Sony intenda sfruttarla per bloccare la diffusione dei videogiochi utilizzati, anche perché alla fine questo potrebbe rivelarsi come un clamoroso autogol se gli altri grandi produttori di console, quindi Microsoft e Nintendo, non l’adottassero a loro volta.

Chi comprerebbe una PS3 (o PS4) sapendo di dover per forza di cose acquistare giochi nuovi? Siamo pronti a scommettere che in molti volterebbero le spalle a Sony per acquistare una Xbox o una console Nintendo, che non pongono limiti in tal senso.