Renato Zero, Bocelli, Biondi: Più Su e Nei giardini che nessuno sa

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Già vi abbiamo parlato tempo fa, nello scorso settembre, del compleanno di Renato Zero; dei suoi sessanta anni, della serie di album in ri-uscita e dei concerti in programmazione per il suo compleanno.

E proprio a riguardo dei live tenuti dal Renato nazionale, sono arrivate numerose mail in redazione. Tutte che ci chiedevano due cose in particolare. O meglio due canzoni. La prima, il duetto con Andrea Bocelli nel brano Più Su. E la seconda il duetto con Mario Biondi: Nei giardini che nessuno sa.

A questo punto potremmo perderci in numerose parole a riguardo. Ripetere quanto queste canzoni siano toccanti e avvolgenti, capaci di suscitare emozioni assurde. Accentuate poi dalle capacità di artisti come Andrea Bocelli e Mario Biondi.

Di conseguenza, per non scadere erroneamente nel banale… cosa che con canzoni e artisti di questo tipo assolutamente non è possibile fare, ci limitiamo a riportarvi i due video estratti da una delle serate live.

Di seguito a ciascuna canzone riportiamo anche le parole, per chi desiderasse cantare insieme a Zero, Bocelli e Biondi 😉

Buon ascolto e ancora buon compleanno Renato!

Più Su (Zero – Bocelli)

E poi, di colpo eccomi qua..
Sarei arrivato io, in vetta al sogno mio,
Com’è lontano ieri..
E poi, più in alto e ancora su,
fino a sfiorare Dio e gli domando io: Signore,
perché mi trovo qui, Se non conosco amore ?!
Sboccia un fiore malgrado nessuno lo annaffierà,
mentre l’aquila fiera in segreto a morire andrà.
Il poeta si strugge al ricordo di una poesia,
questo tempo affamato consuma la mia allegria..
Canto e piango pensando che un uomo si butta via,
che un drogato è soltanto un malato di nostalgia,
che una madre si arrende ed un bambino non nascerà,
che potremmo restare abbracciati all’eternità…
E poi, ti ritrovo qui,
puntuale al posto tuo…
Tu spettatore vuoi, davvero,
ch’io viva il sogno che non osi vivere te ?!
Questa vita ti sfugge e tu non la fermerai..
Se qualcuno sorride, tu non tradirlo mai..
La speranza è una musica antica, un motivo in più,
canterai e piangerai insieme a me, dimmi lo vuoi tu…
Sveleremo al nemico quel poco di lealtà,
insegneremo il perdono a chi dimenticare non sa..
La paura che senti è la stessa che provo io,
canterai e piangerai insieme a me,
Fratello mio!!!
Più su, più su, più su…
Ed io mi calerò, nel ruolo che è ormai mio,
finche ci crederò, finche ce la farò…
Più su, più su…
Fino a sposare il blu,
fino a sentire che, ormai sei parte di me…
Più su, più su, più su…

Nei giardini che nessuna sa (Zero – Biondi)

Senti quella pelle ruvida, un gran freddo dentro l’anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l’angolo, gioie che non t’appartengono,

questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi, inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici, di felicità impossibili…
Tanti viaggi rimandati e già, valigie vuote da un’eternità…
Quel dolore che non sai cos’è, solo lui non ti abbandonerà mai!
È un rifugio quel malessere, troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli, adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole, non toccare quelle pillole,

quella suora ha un bel carattere, ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei, per vedere ciò che non vedi.
L’energia, l’allegria, per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si, e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai, senza più quel peso sul cuore.
Nasconderti le nuvole, quell’inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi, qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere, e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c’è chi dimentica, distrattamente un fiore una domenica..
E poi… silenzi… e poi silenzi…
Nei giardini che nessuno sa, si respira l’inutilità.
C’è rispetto grande pulizia, è quasi follia.
Non sai come è bello stringerti, ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si, e sussurrarti non arrenderti..
Nei giardini che nessuno sa, quanta vita si trascina qua,
solo acciacchi, piccole anemie, siamo niente senza fantasie..
Sorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadere..
Esili, fragili, non negargli un po’ del tuo amore..
Stelle che ora tacciono, ma daranno un segno a quel cielo..
Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro.
Mani che ora tremano, perché il vento soffia più forte..
non lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morte.
Siamo noi gli inabili, che pure avendo a volte non diamo. ..
Dimentica, c’è chi dimentica, distrattamente un fiore una domenica..
e poi silenzi. E poi silenzi…