I Moplen da Padova sono 5 ragazzi pronti a divertirsi e farvi divertire. Basta questo come garanzia del loro primo album, Siamo solo animali, prodotto da La fame dischi e pronto a invadere le vostre classifiche alternative. Un lavoro energico e creativo, per 9 tracce divise tra pop rock, Power fresh sound e tocchi di sintetizzatori veraci. Melodia, ma anche orecchie probabilmente abituate a musiche post punk, dopo la pubblicazione di un Ep e la fruttuosa partecipazione ad alcuni contest musicali in cui i Moplen si sono fatti conoscere e apprezzare.
La verve è quella giusta ed è caldeggiata da uno spirito divertente ma anche a tratti riflessivo, con testi e musiche che richiamano i più noti Ex-Otago e Zen Circus.
Dopo l’intro PNG, buona per scaldare gli animi animaleschi
Animali ha invece un’impostazione più cantautorale, che concentra le sue attenzioni sull’idea dell’animalità umana, un’evoluzione che si ricollega all’artwork del disco. Arriva poi Battisti, un brano a mio avviso con le carte in regola per sfondare ai prossimi festival estivi, con la verve divertente e scanzonata costruita su melodie pop electro vicine ad altri animali, i famosi I Cani dalla capitale. Dopo la melodia floreale di Marino, via alle schitarrate di Steso, ritornello che entra nel cervello e godevole melodie pop rock.
Il pezzo più bello è però Cinemateque che parte con una tonalità alla Moltheni per poi lasciar partire fluide parole che riflettono l’atteggiamento antidogmatico dei nostri. Chiude l’orgogliosa ballad di Vento gelido.
I Moplen sono ancora qui, promossi a pieni voti!