Champions League, la Juventus saluta l’Europa tra gli applausi dello Stadium: contro il Bayern termina 0-2

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Sebbene la Juventus abbia sfoggiato tutt’altra prestazione, il risultato finale è stato lo stesso della gara d’andata. In uno Juventus Stadium stracolmo in versione bolgia, proprio come lo voleva Antonio Conte, i bianconeri sono costretti ad arrendersi allo strapotere fisico-tecnico dei tedeschi. Termina nuovamente 2-0, con le reti firmate da Mandzukic (65′) e Pizarro (92′).

Nonostante la prova incolore dell’andata, Conte conferma il classico 3-5-2: Pogba e Padoin al posto degli squalificati Vidal e Lichtseiner; Asamoah sostituisce Peluso nel ruolo di esterno sinistro; in attacco spazio alla coppia Vucinic-Quagliarella. Jupp Heynckes recupera lo squalificato Javi Martinez e schiera Robben dal primo minuto di gioco.

Juventus-Bayern Monaco Champions LeagueTrascinata dal calore dei tifosi bianconeri, la Juventus prova l’ardua impresa, ma il Bayern non ha nessuna intenzione di interpretare il ruolo di vittima sacrificale. Bianconeri subito propositivi. Gli uomini di Conte ci provano da subito con la specialità della casa: il tiro dalla lunga distanza. Ci provano in sequenza Vucinic, Pirlo, Pogba e Quagliarella, ma i colpi dei bianconeri sono caricati a salve: nessun problema per Neuer. Malgrado ciò, i bavaresi riescono a rendersi pericolosi con i loro uomini simbolo: Ribery e Robben. Questa volta, il portiere della Juventus non si rivela né “ubriaco”, né “pensionato”, come sottolineato dal padre del giocatore e dal presidente del Bayern, Franz Beckenbauer.

Match che termina al minuto 65′. Mandzukic è bravo a mettere a segno di testa una respinta corta di Buffon, che un attimo prima aveva sventato miracolosamente il tiro di Javi Martinez. Coscienti di quanto accaduto, i bianconeri tirano i remi in barca e Pizarro, subentrato a Mandzukic, li punisce in maniera eccessiva. Allo Juventus Stadium di Torino, termina 2-0 in favore dei tedeschi del Bayern Monaco, che si aggiudicano così un posto in semifinale. Benchè il verdetto sia stato palese, la squadra di Conte esce tra gli applausi del suo stadio, che l’ha vista dare il massimo e soccombere esclusivamente per la manifesta superiorità degli uomini di Jupp Heynckes