Come atteso, al CES di Las Vegas Nvidia ha portato il neonato Tegra 4, il suo nuovissimo SOC (system-on- chip) pensato per l’utilizzo su smartphone, tablet e altri device non solo mobile. Nel chip c’è tutto ciò che nei giorni scorsi era stato più o meno svelato, e la cosa, almeno in questo caso, è una gradita conferma.
L’architettura dei cinque core presenti passa alla nuova ARM Cortex A15, con la possibilità per il processore di arrivare fino alla frequenza massima di lavoro di 1,9 GHz per i quattro core principali, cosa che gli consente di essere, almeno secondo il produttore, fino a più di due volte e mezza più veloce del precedente Tegra 3. Non è nota, invece, la frequenza del quinto core, che ha tra le sue mansioni quelle di ottimizzare l’autonomia.
Assieme ai core con nuova architettura, all’interno del Tegra 4 troviamo anche una GPU grafica di classe GeForce con ben 72 core, che ha prestazioni più elevate di fino a sei volte rispetto a quella presente nel Tegra 3, e anche un controller di memoria dual channel per RAM di tipo LP-DDR3. Per consentire ai progettisti di non aumentare le dimensioni del chip, pur con tutta questa bella roba in più, la tecnologia di produzione è stata migliorata dai precedenti 40 agli attuali 28 nanometri (HPm process, low power 28nm with High-K + Metal Gate).
Nel Tegra 4 non è stato ancora integrato
Ma a caratterizzare il nuovo chip Tegra 4 non saranno soltanto queste novità, dedicate alla pura potenza di calcolo, ma anche la presenza di quello che l’amministratore delegato e presidente dell’azienda, Jen-Hsun Huang, ha definito “Computational Photography Architecture”. La parte fotografica del chip Tegra 4 è tutta nuova ed ora permetterà al dispositivo che lo utilizza di applicare effetti complessi alle immagini e realizzare foto e filmati sfruttando la tecnica dell’HDR (High Dynamic Range) in tempo reale.
Tutto questo non è stato ottenuto sacrificando i consumi, che secondo quanto dichiarato da Nvidia, ora sono addirittura inferiori fino al 45% rispetto a quelli del Tegra 3, tanto che uno smartphone può raggiungere un’autonomia fino a 14 ore in riproduzione video HD. Ora non resta che aspettare i primi dispositivi con questo nuovo ed interessantissimo chip, anche se per poterli toccare con mano sicuramente dovremmo attendere diversi mesi.