Muore all’età di 92 anni il leggendario musicista indiano Ravi Shankar, noto anche per aver influenzato con il suo sitar anche gruppi leggendari come i Beatles.
Il musicista è morto ieri notte presso un ospedale di San Diego, in California, dove era in cura per una sostituzione di una valvola cardiaca. Non è ancora chiaro se l’artista è deceduto durante l’intervento chirurgico. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il primo ministro indiano Manmohan Singh, che ha speso parole di elogio definendolo un tesoro nazionale e l’ambasciatore globale della cultura indiana.
Shankar era nato a Varanasi nel 1920 da una famiglia di brahmini, mosse i suoi primi passi nella mondo artistico come ballerino. Ma nel 1983 abbandonò quel mondo per imparare a suonare il sitar con Allaudin Khan. Negli anni 30’ venne a contatto con la musica classica occidentale, il jazz e il cinema.
Virtuoso del sitar, detto the Godfather
Nel cinema firma diverse colonne sonore come quella per il film di Gandhi. Ha prodotto qualcosa come più di cinquanta album. L’artista si è esibito per l’ultima volta dal vivo il 4 Novembre insieme a sua figlia Anoushka, al Terrace Theater di Long Beach, California. L’altra figlia(non riconosciuta ma il test DNA l’ha confermato) è la musicista più nota è Norah Jones.