Per chi ancora non li conoscesse i White Lies sono un gruppo alternative rock di Londra (Ealing per la precisione) composto da Harry McVeigh (voce solista, chitarra ritmica, tastiere), Charles Cave (basso, cori e autore dei testi) e Jack Lawrence-Brown (batteria). Il trio, al momento sotto contratto con l’etichetta Fiction Records, ha debuttato nel 2009 con l’album To Lose My Life ed ha subito raggiunto la vetta delle classifiche londinesi. Una band amata da molti e criticata da altri, un po’ come spesso accade. Da un lato c’è chi li paragona a gruppi storici del post punk anni ’80, come: Joy Division, The Chameleons e Teardrop Explodes. Mentre dall’altro c’è chi li definisce un po’ una copia di odierni gruppi made in London già rodati come Editors ed Interpol.
Intanto sul Web c’è chi già addita questa Holy Ghost come la migliore traccia di Ritual. In realtà il secondo album dei White Lies non è riuscito a seguire il successo trainante del primo disco. Infatti i migliori piazzamenti raggiunti sin ad ora sono il secondo posto in Danimarca, il terzo in Inghilterra e il quarto in Belgio (fiandre). Un successo che non trova riscontri nella bassa Europa, con il 64-esimo posto in Italia e il 123-esimo in Francia.
Che la colpa sia la maggior presenza dell’elettronica? Difficile da dirsi. Ad esempio Jenny Mulligan di entertainment.ie definisce Ritual “un album ripetitivo e privo di una canzone dall’immediatezza e dalla verve di precedenti brani come Farewall to the Fairground”. Mentre Barry Nicolson di New Musical Express, ha dato appena la sufficienza al disco.
Staremo a vedere se questa Holy Ghost riuscirà a risollevare un po’ le sorti del gruppo. Vi lasciamo di seguito al video. Dategli un ascolto e diteci che ne pensate… A presto 😉