Troppo porno! È questo l’allarme levatosi da più parti dopo aver dato una scorsa ai video presenti sul servizio di video-tweet lanciato di recente da Twitter e grazie al quale è possibile pubblicare minuscoli video da sei secondi ciascuno.
La polemica è montata immediatamente, con proteste da più parti per l’eccessivo contenuto di filmanti “xxx rated”, tanto che Apple è dovuta intervenire in prima persona classificando Vine come un’applicazione con “Frequente/intenso contenuto sessuale o nudità” e per questo riservata al download da parte di un pubblico di soli adulti.
La cosa peggiore, o la migliore, dipende da quale angolazione si sceglie di guardare al problema, è che per trovare i video incriminati basta digitare “porno” nel motore di ricerca.
Oltretutto, nella classifica dei video migliori per
Ora è impossibile realizzare ricerche con parole chiave legate alla parola “porno”, ma sicuramente non sarà questo a fermare la diffusione di video del genere sulla piattaforma di micro-video di Twitter.