L’edizione israeliana del talent canoro The Voice ha fatto storia. Trionfatrice all’uninimità per l’edizione di quest’anno è infatti Lina Makhoul, una diciannovenne di origine araba e di religione cristiana.
Lina ha stregato il pubblico e la giuria con la sua straordinaria voce, e durante la finela della trasmissione, tenutasi nel Palazzetto dello sport di Tel Aviv, ha cantato prima la versione in arabo di ‘Foglie morte’ e dopo ha lasciato tutti a bocca aperta che un’interpretazione eccezionale ed emozionante di ‘Alleluijah’ di Leonard Cohen.
E’ stata probabilmente questa seconda performance a garantirle la vittoria, ottenuta senza dubbio per il suo talento. E’ innegabile però che nella situazione politica e sociale attuale, a vittoria di un’araba che professa il cristianesimo ha una doppia valenza, perché premia il talento della giovane ed è un segnale importante per il superamento di conflitti religiosi che sembrano insormontabili.
A quanto pare quindi il talento può veramente
Dal canto suo Lina ha dichiarato che durante la trasmissione è stata soggetta a discriminazioni razziali che l’hanno ferita, anche se a questi comportamenti poco onorevoli si sono affiancati tantissimi messaggi di stima e complimenti pe ril talento dimostrato.