Il futuro è una lente a contatto con display integrato

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Jang-Ung Park: probabilmente questo nome non dirà nulla alla maggior parte di voi, ma sappiate che è la persona che potrebbe rivoluzionare il mondo della visione nei prossimi anni. Park è un ingegnere chimico dell’Ulsan National Institute of Science and Technology.

Di recente ha presentato una lente a contatto morbida che integra anche un display LED affermando che il suo obiettivo è quello di “realizzare una lente a contatto che possa fare tutte le cose che i possono fare i Google Glass”.

Le lenti a contatto elettroniche non sono una novità assoluta, visto che già l’azienda Sensimed con sede in Svizzera usa delle lenti di questo tipo per misurare la pressione oculare nei pazienti affetti da glaucoma, ma finora si trattava sempre di lenti rigide o comunque basate su materiali non trasparenti.

Grazie alla collaborazione con Sung-Woo Nam dell’Università dell’Illinois at Urbana-Champaign e ai ricercatori Samsung, Jang-Ung Park ha però scoperto che impiegando fogli di grafene e nanofili d’argento al posto dei tradizionali conduttori è possibile utilizzare lenti trasparenti. Il composto ottenuto dall’unione dei due elementi trasmette il 94% della luce lente a contatto tecnologicavisibile e può essere allungato, cosa che ha permesso a Park di depositare una soluzione liquida di questo nanomateriale su una lente a contatto mediante un processo a bassa temperatura, per poi applicarvi anche un LED.

Questo mini display da un pixel è stato poi testato su alcuni conigli per via della somiglianza dei loro occhi rispetto a quelli delle persone, senza evidenziare nessun effetto collaterale nocivo.

La tecnologia impiegata pare essere promettente e una lente a contatto del genere potrebbe utilizzata come biosensore per monitorare la salute del paziente, analizzando la composizione chimica delle lacrime, o magari come un dispositivo per correggere i difetti della vista.