Questo non sembra proprio essere il periodo migliore per Facebook: dopo il bug scoperto a fine giugno e prontamente risolto, un altro bug a luglio, altrettanto grave, mette in pericolo la privacy degli utenti. In questo caso, in particolare, non è presente nell’applicazione per computer, ma nell’app Android.
In pratica, l’app Facebook invia il numero di telefono dell’utente su cui smartphone è installata ai server dell’azienda senza che per quest’operazione venga richiesta l’autorizzazione all’utente.
La scoperta, avvenuta per caso, è stata fatta durante i test effettuati per Norton Mobile Security, la suite di protezione per smartphone realizzata da Norton. La tecnologia Mobile Insight della Norton Mobile Security, infatti, è in grado di rilevare applicazioni infette, intrusioni dall’esterno ed eventuali rischi per la privacy presenti sul sistema.
E proprio quest’ultima ha rilevato che l’app Facebook per Android
Dopo la segnalazione, Facebook ha distribuito una prima beta che lo risolve, ed a breve verrà rilasciata una versione stabile con la correzione integrata. Oltre a questo, Facebook ha affermato di aver eliminato i numeri di telefono collezionati dall’applicazione. A questo punto il dubbio sorge spontaneo: come fa un’azienda grande come Facebook a non accorgersi per tempo di un bug così grave, che permette di catalogare a pieno diritto la propria app tra gli spyware?