Il paese del sole, del mare e della dolce vita è tramontato da tempo. I turisti italiani preferiscono l’estero che costa meno, gli stranieri accorti già da tempo hanno cambiato aria, preferendo Croazia, Spagna e Francia all’Italia. Come dare torto al turista straniero che in Italia viene trattato con sufficienza, per non dire maltrattato lasciandogli intendere che la sua presenza infastidisce, è indesiderata. Come dare torto a chi deve pagare di più per avere un servizio decisamente più scadente. L’Italia non è tourist friendly, dai tassisti che li derubano, i camerieri dei ristoranti maleducati all’inverosimile, topaie di alberghi che si fregiano di un firmamento di stelle, mezzi di trasporto indegni persino di un paese del terzo mondo, prezzi di lettino, ombrellone e cabina che sono dei veri salassi. Il turista colto che non vuole rinunciare a visitare città piene di arte e di storia è costretto a correre velocemente da una città all’altra e poi scappare via, trascorrendoci al massimo tre o quattro giorni. L’Italia, con i tesori che ha, arte, cultura, clima dovrebbe essere sempre la meta turistica nnumero uno. Non è così per una marea di motivi, alcuni dei quali li ho appena elencati. Sarebbe quindi utile individuare le molteplici problematiche che impediscono al turista di scegliere l’Italia come meta preferita e porci rimedio, perchè il turismo è un affare che l’Italia nn può continuare a snobbare o trascurare pensando stupidamente che in Italia i turisti ci vengono comunque. Non è così, il turista si è fatto furbo, oggi si può scegliere e l’offerta è varia e all’avanguardia.
Ho fatto questo lunghissimo preambolo per dire una cosa soltanto. In considerazione di ciò che ho detto considero la tassa di soggiorno che il governo vuole inserire nella finanziaria una vera e propria coglionaggine. Il riferimento a chi li ha votati è puramente casuale.