Sonorità che però ritornano in album più recenti come “Wish” (1992), di cui hanno eseguito “Open”, in apertura, le gioviali “High” e “Friday i’m in love”, e poi ancora “End” e “Trust”. Ripescando invece dal passato, oltre “A forest”, abbiamo ascoltato “Play for today”, “One hundread years” e “Faith”; l’emozione dell’inizio è durata fino alla fine, grazie a pezzi come “Love song”, “The kiss”, “Close to me”, “The Caterpillar”, “Picture of you”, “Just like heaven”, “Mint car”.
Poi Robert Smith ha ringraziato ed ha veramente concluso con un “ci vediamo ancora”, dimostrando così una grande gratitudine. Sono tornata a casa stremata ma contenta. Insomma, sembra che “la cura” abbia funzionato.