Paolo Benvegnù: Hermann è il nuovo album (video e anteprima)

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Si chiamerà Hermann, dovrebbe uscire il 18 febbraio 2011 e sarà il nuovo album di (o meglio dei) Paolo Benvegnù.

Una notizia che certo porta con se un fremito a pelle per tutti i fan di Paolo Benvegnù, ma che dovrebbe causare la stessa sensazione anche a chi Paolo non lo conosce. Difficile cercare una definizione per questo cantautore italiano. A me viene da paragonarlo ad un buon whisky d’annata. Uno di quelli curati, invecchiati in botti ad hoc. Un whisky da gustare sorso dopo sorso, pastoso e capace di far riaffiorare alla mente le sensazioni più inebrianti. Ma di Paolo Benvegnù ci sarebbe da dire molto, troppo. E per la sua biografia, vi rimandiamo al suo sito ufficiale. Li troverete certamente una descrizione appropriata.

Qui, in questo post, vogliamo parlare della nuova fatica di Paolo e soci. Ovvero la nascita di Hermann, il nuovo album. Perché Paolo e soci? Semplice, perché Benvegnù non è solo in quest’opera. Ma si accompagna di Musicisti con la M maiuscola. Ritroviamo: Andrea Franchi (batteria e organo), Luca Baldini (basso e contrabbasso), Igor Cardeti (chitarre), Guglielmo Ridolfo Gagliano (chitarre e violoncello), Simon Chiappelli (trombone), Filippo Brilli (sax) e Michele Pazzaglia (fonico).

L’album prende vita da una sorta di ritiro spirituale, che vede i “giovani” musicisti soggiornare in una casa in campagna per quasi 20 giorni. Tre settimane circa di vita isolata, un modo per fare da collagene e mettere insieme idee, paure, emozioni, immagini, suoni…tutto! Sul blog ufficiale di Paolo Benvegnù, è possibile seguire una sorta di cronostoria di quelle che sono state quelle serate. Così come si legge dalle parole dei differenti componenti, la sala prove è stata ricavata spostando qualche letto in una stanza. Poco spazio…forse, certo, ma tanta creatività da far scoppiare le pareti. Insomma, un sorta di “repubblica autonoma di Benvegnù” come definito sulle pagine del blog, in cui si respira musica! Ma chi non vorrebbe trovarsi a comporre in una stanza con Benvegnù?

Passiamo oltre e vediamo di inquadrare il disco. Hermann sarà un album diverso dal solito Benvegnù, almeno così traspare. Un lavoro strettamente contaminato dalle persone di cui Paolo si è attorniato. Le strutture delle canzoni sono volutamente più scarne, essenziali… ma pungenti e avvolgenti. Sentimento…sentimento prima di tutto… cosa immutabile in un cantante puro sangue come Paolo.

Di seguito vi riportiamo un video delle prove. Un video “sloveno”..già, perché i cari ragazzi sono andati fino allo studio Jork in Slovenia per registrare. Con strumenti registrati a volte in presa diretta, effetti realizzati sfruttando l’eco di un corridoio, improvvisazioni giunte come un colpo di lampo li… al momento. Il tutto? In un breve periodo di 4 giorni. Classe, ragazzi….la classe… quella che ti fa capire che anche il tempo deve piegarsi a chi la musica l’ha nel sangue!

Leggendo le dichiarazione dei Paolo Benvegnù nelle pagine del blog, si nota come questo album non sia stato privo di difficoltà. Momenti di smarrimento, di tensione. Ma anche di gioco, sorrisi, felicità, commozione. Un caleidoscopio di sentimenti mi verrebbe da dire. Emozioni che un vero musicista, un vero cantante, deve provare per poter dare vita ad una “creatura musicale”.

Hermann avrà 13 brani e già si conosce il titolo di alcuni. Ad esempio ACAB, Sartre, 44 anni (in cui è stato usato anche un cracklebox), Ulysses e Love is Talking, quest’ultimo definito come un singolo strepitoso e che forse sarà proprio la canzone che farà da primo estratto dell’album. Ecco infatti cosa ritroviamo sul blog a ruguardo: “[…] il pezzo più bello ed importante del disco. Il pezzo che ha dato il via al concetto del disco, che ci ha descritto a primo ascolto l’estetica verso la quale vogliamo andare. Cassa in battere, charleston sul primo ottavo in levare, tempo serrato, rullante irregolare, basso potente e instabile, chitarre circolari. Testo meraviglioso, melodia profonda come una valle.” Bhe, che dire..sembrerebbe davvero un gran pezzo. O ancora Date fuoco, che vede Paolo Benvegnù in un’interpretazione diretta, forte e a volte irriverente. Pare ci sia anche un brano cantato da Andrea, quello che dovrebbe chiudere il disco, ma ancora non si sanno molti particolari.

Insomma che dire se non: attendiamo con ansia il nuovo lavoro!

Chiudiamo con un altro video delle registrazioni. Non appena avremo altre novità, vi aggiorneremo qui su Pausa Caffè. A presto 😉

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