L’Acchiapparatti: Francesco Barbi ci guida in un mondo fantasy dalle sfumature horror

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La prima versione di questo libro è stata pubblicata qualche anno fa dalla casa editrice Campanila e aveva un titolo leggermente diverso: L’Acchiapparatti di Tilos. Poi, uno notevolissimo successo riscosso grazie al passaparola online l’ha portato ad una seconda pubblicazione ad opera di B.C. Dalai Editore, con il titolo L’Acchiapparatti.

Ci troviamo di fronte ad uno straordinario racconto fantasy che merita senza dubbio di essere letto. L’autore riesce ad essere “fantastico, ironico e piacevole da leggere” allo stesso tempo.

Nel romanzo troviamo una forte caratterizzazione dei personaggi che rende il tutto ancora più scorrevole e ben costruito. Il linguaggio è semplice e non mancano dei momenti horror.

Questa la quarta di copertina:

“Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l’ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta.

Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della “torre maledetta”, ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane…
Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?”

Un’ultima nota sull’autore. Sul suo sito web, si definisce così: “Francesco Barbi è nato a Pisa nel 1975. Laureato in Scienze Fisiche, è insegnante di matematica e fisica nella scuola superiore. Da sempre inventore e costruttore di storie, scrive per dar voce ai suoi personaggi interni, imbrigliare e condividere le sue visioni“.

Buona lettura.

Titolo: L’ acchiapparatti
Autore: Francesco Barbi
Prezzo: 18,50 euro
Pagine: 466
Editore: B.C. Dalai Editore

Francesco Forestiero