Archivi mensili: settembre 2012
Ci sono notizie che lasciano davvero a bocca aperta e fanno capire quanto, certe persone, non abbiano davvero coscienza. Stiamo parlando di un video e, nel particolare, di un clip che gira ormai da molto tempo in rete.
Il video prende di mira Marco Simoncelli, il Sic, e insulta non soltanto lui, ma anche la sua famiglia, Kate e l’amico di sempre Valentino Rossi. Un chiaro segno di “vandalismo” che corre sul Web e che dura già da troppo tempo, tanto da portare molti utenti del Web a “scendere in piazza” e denunciare tutto alla Polizia Postale.
Un’azione che purtroppo, dopo ben otto mesi, ancora non ha portato a nulla di concreto. “I genitori si attiveranno subito con azioni legali – ha spiegato Angelo Volonterio (dalla Fondazione in ricordo di Marco), che ha continuato dicendo – Siamo sconvolti. Filmati del genere non possono girare in rete“.
Noi ci sentiamo di avvicinarci a questo monito e davvero vorremmo che mai un filmato fosse utilizzato per scagliarsi contro una persona che non c’è più.
Nel video, Simoncelli viene definito come “ragazzo morto sotto le ruote dei milioni” e Valentino Rossi come “l’amico pagliaccio dalle finte lacrime”.
Insomma, insulti gratuiti che davvero ci fanno restare basiti, ma che al contempo necessitano di essere commentati, così da far terminare queste inutili offese alla memoria di un grande campione.
Continua la webserie firmata Renault Clio e che vede come protagonista Luca Argentero. Titolo della serie di clip, che ormai è giunta alla sua quarta puntata, è The Waiting: titolo tanto enigmatico e misterioso, quanto lo sono le vicende di Luca all’interno della webserie.
Ricordate tutti come è iniziata The Waiting vero? Un telefono che squilla, Luca che si gira nel letto e una prima discussione mattutina con la sua ragazza (un risveglio non proprio coi fiocchi). Bene, da quello squillo e quella mattina, la vita del nostro protagonista ha cominciato a evolversi velocemente e in modo strano e misterioso.
Spremute d’arancia senza colore, con arance che diventano nere; colori spenti e persone che nel bel mezzo delle strade scompaiono; il tutto corredato da un uomo grigio che fa la sua comparsa già nella prima puntata dicendo a Luca “avanti, anch’io preferivo il rosso ma… le cose cambiano”.
E così nella vita di Luca tutto cambia. Nella seconda e terza puntata di The Waiting, infatti, la gravità e il tempo si modificano, nuovi incontri con l’uomo in nero turbano il nostro protagonista, che cerca di trovare in lui una risposta… che ovviamente non trova. E allora ancora tutto cambia, Luca vede le persone per strada vestite tutte nello stesso modo, i menu non hanno più pietanze ma solo l’indicazione: cibo e bevanda. Tutto appare standardizzato e vuoto. Però… però… tutto sembra tornare alla normalità quando appare la sua ragazza o meglio… la sua ragazza con una Clio rossa.
Ed eccoci giungere all’ultima puntata di The Waiting trasmessa e penultima della serie. La giornata inizia male, con una semi litigata fra Luca e la sua ragazza, il suo sguardo è spento… assente… e ancora una volta la sua vita si colora di strano. Le parole non hanno più senso: né quelle scritte né quelle parlate. Ogni frase è senza logica.
E ancora una volta ecco lui… l’uomo in nero, con cui Luca ha una forte discussione da cui emerge che forse è Luca a non ascoltare gli altri.
La puntata termina con Luca al ristorante, dove tutto è ancora senza senso. Il menu ha parole incomprensibili, fino a quando non arriva lei.. la sua ragazza, a bordo della sua Clio rossa.
Che succede a Luca? Qual è la soluzione di questo intricato rebus che attanaglia la sua vita? Siete riusciti a trovare la chiave di lettura che svela l’arcano di The Waiting? Per aiutarvi, eccovi di seguito il video dell'ultima puntata:
Viral video by ebuzzing
Certo, un’idea potrebbe essere quella di ricercare la soluzione nella sua ragazza. Del resto, ogni volta che lei è presente, la vita di Luca è normale. O forse ci sono altre spiegazioni? Magari è quell’auto che può dargli la marcia in più nella sua vita? È possibile che le diverse volte in cui la sua ragazza gli chiede ripetutamente il passaggio, in realtà siano un aiuto per far rinsavire Luca da questo stato di agitazione? E voi? Che fareste se foste nei panni del nsotro protagonista?
Beh, scopriremo ogni particolare nell’ultima puntata di lunedì prossimo, ma nel frattempo divertiamoci a capire cosa accade in questa web serie e proviamo ad identificare un epilogo per questa storia firmata Renault.
Perchè? Semplice, perchè trovare la soluzione del mistero non è solo un gioco, ma un vero e proprio concorso: un concorso a premi dal nome Enigmi4Clio!
Per partecipare basta iscriversi alla community waiting4clio all’indirizzo www.waiting4clio.it. Qui potremo riprendere il filo della storia guardando le puntate precedenti e avremo anche un aiuto in più: le interviste e i backstage della serie… chissà che i protagonisti non diano qualche indizio.
Per scoprire qualche utile retroscena, inoltre, è fondamentale iscriverci alla Pagina Facebook di Renault Italia: qui troveremo non solo numerose informazioni su come partecipare al concorso, ma anche una serie di indizi della settimana (già, perché ci sono anche degli indizi ad hoc… quindi facciamo ben attenzione!).
Insomma… non resta che dare libero sfogo alla nostra fantasia e cercare di individuare, come il grande Sherlock Holmes, la giusta soluzione del mistero. Che ne pensate? Non vi intriga il gioco? Noi una nostra idea ce la siamo fatta e riguarda proprio il “non ascoltare” di Luca, unito alla comparsa della Clio rossa.
E voi? Che idea avete? Come terminerà The Waiting in questa ultima puntata di lunedì 1 ottobre?
Partecipate al concorso e diteci la vostra qui su Pausacaffè!
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Ne avevamo già parlato ai tempi dell’estrazione di “Tre Cose”. L’amatissima Malika Ayane è tornata con un album tutto nuovo, così come “tutta nuova” è lei! Si intitola, come già detto in precedenza, “Ricreazione”, ed è il primo album da bionda Signora sposata.
L’Ayane si approccia alla musica in maniera diversa, forse più matura e collaborativa, avvalendosi in questo suo ultimo disco di grandi e importanti collaborazioni. Le canzoni sono dodici e la maggior parte sono dei duetti, se non di voce, di idee e composizione, a partire dallo zampino di Pacifico, che amico e collaboratore, se non complice, di Malika, è presente diffusamente anche in questo album.
Ma andiamo con ordine: in “Glamour” c’è lo zampino di Paolo Conte, che incontra per la prima volta la cantante di origini marocchine; “Occasionale” è invece il risultato della collaborazione con Tricarico; il giovane The Niro ha messo mano a “Medusa”; mentre Boosta, dei Subsonica, ha aiutato Malika per la realizzazione di “Shine”.
Tuttavia, nonostante tute queste mani esperte abbiamo collaborato a realizzare l’album, la vera punta di diamante dell’ultimo lavoro di Malika Ayane è “The Morns Are Meeker Than They Are”: il brano è stato composto dal maestro Sergio Endrigo e si compone di due anime diverse e complementari, la prima sincopata e la seconda classico.
Sono i due aspetti dell’amore che racconta il brano. La passionalità si separa dalla gioia e dalla tenerezza, creando così un contrasto sonoro particolare e estremamente rappresentati dell’amore con forza distruttiva e costruttiva allo stesso tempo.
1. Grovigli
(testo e musiche di Malika Ayane)
2. Tre Cose
(Testo di Alessandro Raina – Musica di Alessandro Raina e Malika Ayane)
3. Il Tempo non Inganna
(Testo di Malika Ayane e Gino–Pacifico–De Crescenzo – Musica di Malika Ayane e Carmine Tundo)
4. Glamour
(testo e musica di Paolo Conte)
5. Medusa
(Testo di Davide -The Niro- Combusti e Maurizio Mariani – Musica di Davide-The Niro-Combusti)
6. The Morns Are Meeker Than They Were
(testo di Emily Dickinson – Musica di Sergio Endrigo)
7. Mars
(Testo e musiche di Malika Ayane, Phil Mer e Chris Costa)
8. Shine
(Testo di Malika Ayane – Musica di Boosta)
9. Neve Caso Mai
(Un Amore Straordinario) (Testo di Malika Ayane e Gino–Pacifico-De Crescenzo – Musica di Danijel Vuletic)
10. Something Is Changing Far From The Thrills – Director’s cut
(Testo di Malika Ayane – Musica di Paolo Buonvino)
11. Guess What???
(Testo e musica di Malika Ayane e Vito-Junior Jack-Lucente)
12. Occasionale
(Testo e musica di Tricarico)
La serie di Angry Birds, amata da tutti gli utenti Apple di iPhone e iPad, dopo lo sbarco nello spazio e la sfida a qualsiasi legge della fisica aveva subito un lieve calo d’interesse, così ecco che i creatori dei volatili più famosi del mondo, diventati un vero brand con decine di oggetti di merchandising, hanno deciso di metterli un po’ da parte per dare spazio ai loro “luridi” rivali: i maiali verdi e antipatici, che molti di noi hanno imparato ad odiare per quel ghigno, con conseguente grugnito beffardo, alla fine di un livello non superato.
Il nuovo gioco che sbarca oggi sull’Apple Store e presto anche sui dispositivi Android, si chiama Bad Piggies e vedrà come protagonisti i maili. Dovremo aiutare queste ingegnosissime pesti verdi a creare i marchingegni giusti per riuscire a raggiungere le uova che gli angry birds hanno cercato di difendere finora.
Così, non ci troveremo più a dover lanciare oggetti tenendo conto solo delle leggi della fisica, in questo nuovo gioco dovremo letteralmente impazzire cercando di creare macchine, attivare reazioni e trovare i modi più impensati per raggiungere l’uovo e portare a termine il nostro compito. Dobbiamo dire che se già Angry Birds era un gioco con un alto livello di sfida e al contempo divertentissimo, vedere le macchine e i livelli che i creatori sono riusciti a mettere su per Bad Piggies lascia pensare, che anche in questo caso il gioco diventerà un must, tormentando le notti e i viaggi di tanti appassionati.
Il prezzo dell’app? Pochi spiccioli come al solito, 0,79 euro per iPhone e 2,39 euro per la versione HD da giocare sull’iPad godendosi in pieno la spettacolarità e la complessità di questo gioco, che rende quasi “necessario” utilizzare un display abbastanza ampio per avere ben chiara la situazione che dovremo affrontare. Buon gioco a tutti e portiamo questi maiali al successo! In attesa che tornino a volare gli “angry birds”.
Ci sono storie che commuovono, stringono il cuore e lasciano il segno nelle nostre menti. Come quelle di lavatrici abbandonate su un ciglio di una strada, o sfruttate come oggetti senz’anima e a volte anche maltrattate.
“Vi racconterò la storia di una lavatrice, vissuta con un uomo cattivo, che la trattava male…” così comincia una testimonianza tangibile, un video in cui dei testimoni raccontano di urla e strani rumori provenienti da un appartamento… un appartamento in cui una lavatrice veniva maltrattata.
Fortunatamente un giorno l’elettrodomestico decise di abbandonare quelle mura per cercare la libertà, ma si ritrovò a combattere con la dura legge della strada e a subire ancora…
Di cosa stiamo parlando? Tranquilli, non siamo usciti di testa, vi stiamo semplicemente raccontando una delle puntate di una nuova serie firmata Maccio Capatonda e realizzata da Calgon. Il titolo? Lavatrici Finite Male!
Gli spot sono uno più divertente dell’altro e vedono un grande Maccio Capatonda accompagnato da altri attori che rendono ogni video esilarante. Cinque sono gli episodi studiati per Lavatrici finite male, ovvero: La polvere bianca, Trattata come un oggetto, La principessa barbona, Criminal machine e Anticalcari alla goccia.
In tutti i clip troviamo una sfumatura diversa, che ci regala qualche minuto di ilarità. fidati, non potrete resistere alla contagiante follia di Maccio Capatonda e non potrete fare a meno di condividere i video con i vostri amici su Facebook, Ttwitter, ecc.
Come dite? ne volete un assaggio? Bene… allora per capire a pieno la follia creativa di Capatonda e Calgon, eccovi uno dei video sopracitati. In particolare il clip è quello dell’incipit di questo articolo, ovvero Trattata come un oggetto (che poi è anche il nostro preferito):
Viral video by ebuzzing
Allora? Che ve ne pare? Spettacolare vero? A dirla tutta, però, Lavatrici Finite Male non è una semplice serie di video, ma un concept che lancia un concorso a premi omonimo. In palio ci sono otto lavatrici Candy GrandÓ Evo 1473DW-01: modello di design e a carica frontale; intelligente, capace di gestire consumi energetici e di acqua; dotata del particolare programma Perfect 20˚, per lavare a 20 gradi come se si stesse lavando a 40. Mica male no?
Vincere le lavatrici è semplice: basterà registrarsi al concorso Lavatrici Finite Male sul sito Internet http://lavatricifinitemale.calgon.it/concorso.html. Qui dovremo compilare un form con i nostri dati personali e cliccare su Registra per confermare la procedura. In più, per aumentare le nostre possibilità di vincita, avremo anche la possibilità di invitare fino a 5 amici. Infatti per ogni amico invitato (che si registrerà a sua volta al concorso), avremo una possibilità in più di surclassare gli altri partecipanti e vincere l’estrazione finale.
Che aspettate allora? Diffondete il verbo di Maccio Capatonda e salvate una lavatrice da un destino crudele, fatto di sofferenza e sfruttamento, portandola a casa vostra. Vi basta iscrivervi al concorso e il gioco è fatto!
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Anche i Coldplay avranno la loro prima volta. La band inglese famosa in tutto il mondo si sta preparando infatti per il suo primo film live. Si tratta infatti di un film, realizzato nel corso del tour di promozione dell’ultimo album “Mylo Xyloto”, che raccoglie tutte le tappe che i Coldplay hanno toccato a partire dal giugno 2011.
Il tour è stato seguito da più di tre milioni di persone e i ragazzi britannici sono davvero fieri del loro pubblico. Chris Martin, frontman del gruppo, ha infatti raccontato quanto sia stato bello avere un pubblico che ha vissuto in simbiosi con loro mentre erano sul palco, trasmettendo energia e dando alle canzoni persino un suono migliore.
“Sono incredibili, variegati, pieni di soul, e rendono il suono delle canzoni migliore di quanto noi siamo gia’ in grado di fare”. Ha detto Martin, parlando dei loro fans.
Il film è stato diretto e assemblato da Paul Dugdale, già dietro il live di Adele dalla Royal Albert Hall e dei film-concerto ‘Worlds On Fire’ dei Prodigy, che ha messo insieme scene dai concerti di Parigi allo Stade de France, di Montreal al Bell Centre e l’esibizione della band al Pyramid Stage di Glastonbury 2011.
Il film così realizzato sarà disponibile a partire dal 20 novembre, pubblicato da Parlophone, su cd, dvd, Blu-ray e digitale.
Due imprenditori di Laguna Beach, Ben (Aaron Taylor-Johnson), pacifico e caritatevole buddista, e il suo migliore amico Chon (Taylor Kitsch), ex Navy Seal ed ex mercenario, conducono una lucrativa attività fatta in casa, producendo la migliore marijuana mai coltivata prima d’ora. Condividono inoltre un amore unico nel suo genere per la bellissima Ophelia, detta O (Blake Lively).
La vita è idilliaca nella loro cittadina nel sud della California, almeno fino a quando il cartello dei trafficanti della Mexican Baja decide di irrompere nei loro piani imponendosi come socio. Quando Elena (Salma Hayek), lo spietato capo del cartello, e Lado (Benicio del Toro), il suo scagnozzo, sottovalutano l’infrangibile legame che tiene uniti i tre amici, Ben e Chon, attraverso l’ambiguo aiuto di un viscido agente della DEA (John Travolta), scatenano una battaglia, a prima vista già persa, contro il cartello.
Così hanno inizio una serie di piani e manovre ad alto rischio. Le Belve è diretto da Oliver Stone e ricalca tutti gli stilemi di violenza cari al regista di Platoon, con l’aggiunta di un gusto kitsch sonoramente sottolineato da ogni inquadratura. Il film quindi non è sicuramente uno dei migliori di Stone, tuttavia si rivela essere interessante l’usa della musica che il regista sceglie di operare. Si tratta di un perfetto esempio di contrappunto musicale, dove immagini crude e violente vengono commentate da una colonna sonora dissonante con ciò che viene mostrato.
La colonna sonora, come qualche volta accade, non è frutto di una sola mente, ma della sapiente scelta e raccolta di brani non originali, ovvero non composti appositamente per il film da parte del regista, o di chi si occupa della musica.
Nella colonna sonora, che spazia tra artisti e generi, troviamo “Legalize it” di Peter Tosh, brano chiaramente a tema con il film, e ancora la famosa “Romance in Durango” di Bob Dylan e la bellissima “Paradise Circus” dei Massive Attack, “Eternity’s Sunrise” di John Tavener e a chiudere un brano che forse più di tutti stona con il contesto ma che nell’economia del film funziona decisamente bene: “Here Comes The Sun” di Yuna.
Ad Adam Peters, invece, è stata affidata quella parte di colonna sonora originale, che invece rimane strettamente legata alla trama, come “Cartel Theme”, “Romantic Theme “ o ancora “Savages … Force Of Nature“ traccia che nella sua semplicità racchiude con efficacia il significato del film.
Il risultato della disomogeneità della soundtrack però influisce forse un po’ sul film nel suo complesso, che risulta purtroppo dilatato, senza un vero e proprio ritmo.
Ecco la soundtrack completa:
1. Neptune’s Net — M. Ward (2:06)
2. Cartel Theme — Adam Peters (:43)
3. Where I’m Going — Cut Copy (3:35)
4. Romantic Theme — Adam Peters (2:04)
5. Legalize It — Peter Tosh (4:38)
6. Mandala — Thievery Corporation featuring Anoushka Shankar (4:02)
7. Hijack In The Desert — Adam Peters (3:17)
8. Quien Es El Patron? — Systema Solar (3:26)
9. Romance In Durango — Bob Dylan (5:45)
10. Whipping — Adam Peters (1:53)
11. Paradise Circus (Gui Boratto Remix) — Massive Attack (8:06)
12. Psycho Killer — Bruce Lash (4:28)
13. Miles De Pasajeros (Mightysphnix Transpo Remix) — Gustavo Santaolalla, Bajofondo and Supervielle (4:25)
14. Eternity’s Sunrise — John Tavener (10:47)
15. Dust Bowl — Adam Peters (1:55)
16. Do Ya — Jeff Lynne (3:56)
17. Here Comes The Sun — Yuna (3:06)
18. Savages … Force Of Nature — Adam Peters (3:13)
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